Veltroni in Umbria attacca il governo. E spiega: "Al congresso legittime tante candidature"
Tornare uniti. Per affrontare la crisi economica, per prepararsi alle elezioni europee e alle amministrative.
Walter Veltroni, dall'Umbria, torna a ricordare a tutti i dirigenti democratici che occorre remare tutti dalla stessa parte: “Ci sarà il tempo del congresso e legittimamente ci saranno le candidature. Ma per me ora è il tempo di occuparsi della crisi che vive il paese e di occuparsi a far crescere il Pd per portarlo verso le elezioni, prima quelle in Sardegna, poi le amministrative ed europee. In questo periodo storico il Pd dovrebbe essere unito e solidale”. Poi precisa ai cronisti: “è per questo che io lavoro e che continuerò a lavorare, perché la base e i dirigenti dei territori mo lo chiedono tutti. E a chi gli chiede delle interviste del minsitor ombra dell’Economia risponde: “Ci sarà il tempo del congresso e sarà legittimo che ci siano tante candidature: adesso è il tempo della crisi sociale del Paese, di occuparsi dei lavoratori, dei precari e delle piccole e medie imprese ed il tempo di far crescere il Pd verso le elezioni. Lunedì prossimo si sapranno i risultati delle regionali sarde ed in giugno ci saranno le amministrative. Sono mesi in cui questo partito dovrebbe essere unito, impegnato solidamente per cercare di ottenere i migliori risultati possibili. Continuerò a fare il mio lavoro, come mi dicono i segretari dei circoli del Pd in giro per l'Italia, che chiedono meno discussioni interne: poi verrà il tempo del congresso".
Affrontando il tema della crisi economica, Veltroni ha attaccato il premier: "Non è possibile che della gravità della crisi economica in Italia si renda conto l'ambasciatore uscente degli Stati Uniti e non il Governo che ne ignora la portata, ma non si può restare a guardare”, dice il segretario del Pd, riferendosi al discorso di Ronald Spogli che ha detto nel suo discorso di commiato che l'Italia è un paese a rischio di declino. E chiama alla mobilitazione tutte le forze sociali: “è necessario l'apporto di tutti per svegliare" il Governo sulle riforme da affrontare per risolvere la crisi. Sarebbe giusta la mobilitazione di tutte le forze sociali del paese, perchè non si può assistere fermi al fatto che il governo sta ignorando l'entità di questa crisi".
Per questo seppure le misure del Consiglio dei Ministri a sostegno del comparto auto vanno bene, ma "sono misure che arrivano in ritardo di mesi e costituiscono solo un pezzetto, perchè quello che manca per fronteggiare la crisi, ed è molto grave il fatto che ancora manchi, è un grande piano anti-crisi, fatto di un disegno generale non di annunci". Il Pd presenterà un suo piano anticrisi martedì prossimo: sarà un piano forte, con riforme importanti tra cui misure a sostegno del reddito, ammortizzatori sociali, piano di infrastrutture, velocizzazione delle pratiche. Per Veltroni il Governo ombra con questo piano si sostituisce in meglio al Governo, che ha sbagliato manovra: "Facciamo quello che dovrebbe fare il governo ma che non fa. Il Paese ha bisogno di un grande disegno riformatore, perchè le riforme si fanno nei momenti di crisi così: solo così se ne esce più forti e competitivi".
Sulla scia della norma approvata ieri al Senato nel ddl sicurezza sugli immigrati e la possibilità per i medici di denunciare gli irregolari, fortemente avversata dal Pd, che la ritiene "razzista" e "disumana", il segretario lancia un aut aut alla Lega: "Non è che alla Camera ci si aspetti un clima di dialogo sul federalismo con quelle forze che presentano un norma che è pura barbarie. Le due cose non stanno insieme". E insiste: "Si deve prima togliere questa norma che imbarbarisce il nostro paese".
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