domenica 21 dicembre 2008
venerdì 12 dicembre 2008
Berlusconi bromea con Karamanlis
Ogni giorno è sempre peggio.. Anche dalla Spagna..
Non volevo davvero crederci quando aprendo "El PAÍS" come foto per descrivere il vertice europeo c'era quella del nostro presidente che scherza con Karamanlis..Evito di riportare i commenti che mi han fatto gli spagnoli o gli altri ragazzi europei presenti.. Però, che immagine diamo all'Europa e al mondo?? Non bastava l'uscita infelice su Obama??
Non volevo davvero crederci quando aprendo "El PAÍS" come foto per descrivere il vertice europeo c'era quella del nostro presidente che scherza con Karamanlis..Evito di riportare i commenti che mi han fatto gli spagnoli o gli altri ragazzi europei presenti.. Però, che immagine diamo all'Europa e al mondo?? Non bastava l'uscita infelice su Obama??
lunedì 1 dicembre 2008
Come darsi una piccola mano... Istruzioni per l'uso
Queste cose non sono facili, non solo colpi che chiunque di noi può sfoderare, però riportiamo, in questo periodo di crisi, un paio di consigli su come aiutarsi economicamente.
I prerequisiti essenziali sono due:
1. Ottenere una rete di televisioni private in grado di coprire una buona parte della popolazione
2. Farsi eleggere Presidente del Consiglio
Adesso il gioco è semplice: se sei attivo in un mercato vai a detassarlo (come una buona detassazione del 10% ai vecchi tempi in cui la tv a pagamento si chiamava in sostanza TELE+ con un governo tecnico, bisogna ammettere, di Lamberto Dini), quando sei fuori da un mercato o non sei l'impresa dominante, puoi tassarlo in modo che i tuoi rivali fatichino un pochino, del resto se lo meritano se non sono Presidenti, e inoltre raccimoli qualche spicciolo per cercare di tappare un po' di buchi dell'ICI...
I prerequisiti essenziali sono due:
1. Ottenere una rete di televisioni private in grado di coprire una buona parte della popolazione
2. Farsi eleggere Presidente del Consiglio
Adesso il gioco è semplice: se sei attivo in un mercato vai a detassarlo (come una buona detassazione del 10% ai vecchi tempi in cui la tv a pagamento si chiamava in sostanza TELE+ con un governo tecnico, bisogna ammettere, di Lamberto Dini), quando sei fuori da un mercato o non sei l'impresa dominante, puoi tassarlo in modo che i tuoi rivali fatichino un pochino, del resto se lo meritano se non sono Presidenti, e inoltre raccimoli qualche spicciolo per cercare di tappare un po' di buchi dell'ICI...
articolo de l'Unità
Perdonatemi se sbaglio, ma ormai sono lontano da qualche mese alle vicende politiche del nostro Bel Paese... Può darsi che qua in Spagna arrivino solo le notizie stupide come il "Giovane, Bello ed Abbronzato", oppure il fatto che un piccolo partito italiano chiamato Fiamma Tricolore regala 1500€ a chi chiama il figlio Benito, oppure il debito pubblico rispetto al P.I.B. (PIL per noi) italiano che è al 106%... ah già.. forse quest'ultimo paio di notizie passa più all'estero...
mercoledì 22 ottobre 2008
Polizia contro gli studenti?? vi prego ditemi che è uno scherzo...
Non so veramente più del perchè mi ostino a leggere i giornali italiani... In questo momento delicato in cui le università italiane sono sull'orlo della bancarotta a causa di sopratutto di una legge finanziaria che toglie un'enormità di fondi ed in cui la comunità studentesca italiana e bresciana intende protestare pacificamente per non lasciar cadere il paese nell'ignoranza, il nostro amatissimo presidente del consiglio, il presidente studente, il presidente operaio, minaccia rappresaglie di polizia contro eventuali occupazioni negli atenei:
«Dico chiaro un avviso ai naviganti: non permetteremo l'occupazione delle scuole e dell'università. Oggi convocherò il ministro dell'Interno Maroni per studiare con lui gli interventi delle forze dell'ordine»
Intervento di Francesco Esposto (Consigliere Nazionale degli Studenti Universitari - UDU) all'On. Paroli (sindaco di Brescia ed anche parlamentare, perchè no..., per il PdL)
«Dico chiaro un avviso ai naviganti: non permetteremo l'occupazione delle scuole e dell'università. Oggi convocherò il ministro dell'Interno Maroni per studiare con lui gli interventi delle forze dell'ordine»
...SENZA PAROLE....
Intervento di Francesco Esposto (Consigliere Nazionale degli Studenti Universitari - UDU) all'On. Paroli (sindaco di Brescia ed anche parlamentare, perchè no..., per il PdL)
mercoledì 3 settembre 2008
Come uccidere il sapere...
Con un semplice decreto che allego, ieri il Ministro Gelmini ha ucciso l'unico settore della scuola italiana leader per qualità nell'area OCSE (e quindi nel mondo): le elementari.
Dall'anno prossimo ritorna il MAESTRO UNICO con 24 ore di lezione mattutina: via la scuola a
'moduli' (3 insegnanti in team che da un lato specializzano le materie, dall'altro integrano le attività con le esperienze laboratoriali fondamentali per lo sviluppo intelettuale e sociale dei bambini); i tagli di organico conseguenti renderanno quasi impossibile il proseguimento del 'tempo pieno' (40 ore - 30 di insegnamento), che dove andrà bene si ridurrà a nursery come negli anni '60, senza contenuto educativo che permetteva invece di apprendere anche a chi 'non ha la scuola in casa', cioè a casa non ha genitori che lo seguano adeguatamente e lo invoglino allo studio: un colpo insomma al SISTEMA DEMOCRATICO.
Credo che ci vorrà una grande mobilitazione degli studenti su questo provvedimento che è
PEGGIORE DI QUELLI MORATTIANI, sperando ancora nel senso di solidarietà
delle superiori per i bambini, cosa però su cui sono molto sfiduciato.
Dall'anno prossimo ritorna il MAESTRO UNICO con 24 ore di lezione mattutina: via la scuola a
'moduli' (3 insegnanti in team che da un lato specializzano le materie, dall'altro integrano le attività con le esperienze laboratoriali fondamentali per lo sviluppo intelettuale e sociale dei bambini); i tagli di organico conseguenti renderanno quasi impossibile il proseguimento del 'tempo pieno' (40 ore - 30 di insegnamento), che dove andrà bene si ridurrà a nursery come negli anni '60, senza contenuto educativo che permetteva invece di apprendere anche a chi 'non ha la scuola in casa', cioè a casa non ha genitori che lo seguano adeguatamente e lo invoglino allo studio: un colpo insomma al SISTEMA DEMOCRATICO.
Credo che ci vorrà una grande mobilitazione degli studenti su questo provvedimento che è
PEGGIORE DI QUELLI MORATTIANI, sperando ancora nel senso di solidarietà
delle superiori per i bambini, cosa però su cui sono molto sfiduciato.
domenica 24 agosto 2008
Megalomania?
«Grazie a Dio il mio amico Putin mi ha ascoltato. Altrimenti col cavolo che i carri armati russi si sarebbero fermati a quindici chilometri da Tbilisi. Abbiamo evitato un inutile bagno di sangue»
Silvio Berlusconi, «Tempi», 21 agosto. Segue consueta smentita di Palazzo Chigi e poi conferma del settimanale mercoledì 20 agosto 2008
mercoledì 16 luglio 2008
Al via la Campagna Tesseramento
Costruiamo
l'alternativa
l'alternativa
“Ci rivolgiamo a tutti coloro che pensano sia necessaria un’alternativa riformista in questo Paese. Lo facciamo con la convinzione che il Partito Democratico rappresenti l’unica alternativa alla destra e a Berlusconi”. Con queste parole il segretario del PD Walter Veltroni ha presentato oggi a Roma la prima campagna di tesseramento del Partito democratico.
“Da oggi sono aperte le iscrizioni al partito, sulla base di quanto stabilito dalla Direzione nazionale di ieri. Il tesseramento arriva in una fase definita e ormai consolidata del partito. Non è un atto totalizzante come era per i partiti di un tempo, ma rappresenta un impegno che il cittadino si prende nell’ottica di proseguire il cammino di costruzione di un partito nuovo”.
A presentare insieme a Veltroni la prima tessera del Pd, che recherà proprio la firma del segretario, ci sono il coordinatore dell’area Organizzazione Giuseppe Fioroni e il responsabile Andrea Orlando. “Si apre oggi – afferma Fioroni – un percorso importante di radicamento del partito. Dopo diversi scatti da centometristi, ora passiamo passare alla maratona”.
La tessera riproduce semplicemente il logo del Pd, con a fianco la scritta 2008 – 2009. “La tessera coprirà infatti quel che rimane del 2008 – spiega Andrea Orlando – e tutto il 2009. Dal 2010 riprenderà la tradizionale iscrizione annuale”. La tessera risponde anche a un preciso bisogno di finanziamento del partito: la quota minima d’iscrizione è di 15, “però – osserva Orlando – chi volesse contribuire con una quota maggiore è ben accetto”.
Il Pd non si pone limiti né obiettivi in termini di quantità di iscritti, assicura Fioroni. Ciò che è certo, invece è che “l’intento del Pd è quello di creare un circolo territoriale in ogni comune d’Italia, in modo da offrire una prospettiva sociale ai cittadini e un luogo dove poter portare avanti il dibattito interno”. Circoli aperti, luoghi di confronto e di dibattito. “Ora – conclude Fioroni – chi discute tramite le pagine dei giornali e le fondazioni avrà un luogo dedicato per farlo, i circoli appunto”.
Tornando al tesseramento, sia Fioroni che Orlando tengono a ribadire che dal regolamento è stata abrogata la parola “consegna”. “La tessera – spiegano – sarà individuale, recante la firma e potrà essere solo ritirata presso il circolo territoriale”.
Di fianco al radicamento territoriale, ecco quello culturale. La conferenza stampa odierna è stata infatti anche l’occasione per presentare la prima scuola estiva del Partito democratico. La Summer School si svolgerà dall’11 al 14 settembre tra Cortona e il lago Trasimeno, a cavallo tra Umbria e Toscana. Il tema sarà quello del “Globale locale”.
Molte le personalità del mondo della politica e della cultura presenti. “Non è una scuola di partito in senso tradizionale – spiega Veltroni – dato che non si propone la formazione integrale dei quadri. E’ una tre giorni che può essere inquadrata come una via di mezzo tra summer school e festival della politica. Servirà oltre che a formare, anche ad ascoltare”. Ideatori della summer school del Pd sono il coordinatore dell’area Studi, Formazione e Ricerca Giorgio Tonini e la responsabile della Formazione Anna Maria Parente. “Sarà un grande evento di partecipazione – sottolinea quest’ultima – dato che l’impostazione non è accademica, ma verranno sviluppati dibattiti e convogliate esperienze. Il senso dell’iniziativa è quello di dare vita a un appuntamento annuale di condivisione di idee e linguaggi per la cultura politica democratica”.
Secondo Giorgio Tonini, la direttrice lungo la quale il Pd si deve muovere è quella della “dimensione culturale”, che, tramite l’istituzione della summer school si articolerà nella “dimensione della ricerca e in quella della formazione”. Quello della scuola estiva, sottolinea, “è un appuntamento di straordinaria importanza ed eccellenza per il nostro partito” e si propone di mettere in rete il Pd “con le fondazioni e i territori”. L’iscrizione alla summer school è aperta a tutti, giovani in particolare. E’ già possibile provvedere all’iscrizione tramite il sito internet dedicato.
S.C.
Il tesseramento verrà a casa tua!!
Nelle prossime settimane proporremo un paio di "Gazebo Day" durante i quali sarà possibile tesserarsi.
Per ulteriori informazione: pdvisano@gmail.com
Domenica Pierluigi Bersani a Roncadelle
Domenica 20 luglio alle ore 18.30 l'on. Pierluigi Bersani sarà ospite della Festa del Partito Democratico di Roncadelle, presso il Parco delle Montagnette in via Marconi.
La Festa si tiene dal 18 al 27 luglio.
Partecipa ed allarga l'invito.
La Festa si tiene dal 18 al 27 luglio.
Partecipa ed allarga l'invito.
lunedì 14 luglio 2008
Incontro Giovani Democratici Bassa Bresciana
Lunedì 14 Luglio alle ore 20.45 incontro dei Giovani Democratici della Bassa Bresciana Orientale presso la sala riunioni COOP di Visano (sopra la COOP).
Siete tutti invitati!!
domenica 6 luglio 2008
«L´immunità temporanea per reati comuni è prevista solo nelle Costituzioni greca, portoghese, israeliana e francese con riferimento però al solo Presidente della Repubblica, mentre analoga immunità non è prevista per il Presidente del Consiglio e per i ministri in alcun ordinamento di democrazia parlamentare analogo al nostro»
Appello contro il "Lodo Alfano" firmato da 100 costituzionalisti, ApCom 4 luglio
Appello contro il "Lodo Alfano" firmato da 100 costituzionalisti, ApCom 4 luglio
sabato 28 giugno 2008
No!
“La schedatura dei bambini rom è una cosa assolutamente inaccettabile. Chiunque abbia avuto la possibilità di vivere vicino a quelle scuole nelle quali si fa faticosamente un processo di integrazione, sa che l'idea di tenere nella stessa classe due bambini, uno che deve mettere le impronte digitali e uno che non lo deve fare, è la testimonianza di un modo di concepire la convivenza tra le persone che per me è inaccettabile”.
Walter Veltroni
L'Ue boccia le impronte ai rom: "Mai successo prima in Europa"
«Impronte? Ma no, faremo solo foto segnaletiche ai bimbi rom»
Foto segnaletiche come questa, magari, scattata ad una bambina innocente, internata ad Auschwitz, colpevole del solo fatto di essere di etnia rom...
E mentre l'Unione Europea, attraverso il portavoce della Commissione Pietro Petrucci fa presente che una simile procedura non sarebbe compatibile con le norme comunitarie, la stampa internazionale attacca il nostro paese xenofobo, il Ministro della Repubblica Italiana On. Roberto Maroni la giudica una "procedura normale" in quanto non si tratterrebbe di schedare alcuno, ma di un semplice "censimento".
Eloquente comunque l'articolo dedicato dall'Independent alla vicenda:
articolo che, solo dal titolo, accomuna l'attuale modo di affrontare "l'emergenza sicurezza" ai ricordi di Mussolini.
Forse l'"Independent" esagera, o forse no, resta il fatto che la stampa estera è tutt'altro che tenera nei nostri riguardi e solleva forti preoccupazioni per l'alleanza tra il premier e quello che viene definito un partito xenofobo.
Concludiamo con una frase di Bertold Brecht:
<<Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare.>>
Foto segnaletiche come questa, magari, scattata ad una bambina innocente, internata ad Auschwitz, colpevole del solo fatto di essere di etnia rom...
E mentre l'Unione Europea, attraverso il portavoce della Commissione Pietro Petrucci fa presente che una simile procedura non sarebbe compatibile con le norme comunitarie, la stampa internazionale attacca il nostro paese xenofobo, il Ministro della Repubblica Italiana On. Roberto Maroni la giudica una "procedura normale" in quanto non si tratterrebbe di schedare alcuno, ma di un semplice "censimento".
Eloquente comunque l'articolo dedicato dall'Independent alla vicenda:
articolo che, solo dal titolo, accomuna l'attuale modo di affrontare "l'emergenza sicurezza" ai ricordi di Mussolini.
Forse l'"Independent" esagera, o forse no, resta il fatto che la stampa estera è tutt'altro che tenera nei nostri riguardi e solleva forti preoccupazioni per l'alleanza tra il premier e quello che viene definito un partito xenofobo.
Concludiamo con una frase di Bertold Brecht:
<<Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me e non c’era rimasto nessuno a protestare.>>
Berltold Brecht
mercoledì 25 giugno 2008
Senza limite
“Certi giudici politicizzati sono come metastasi per la nostra democrazia. Viviamo in una condizione di libertà vigilata”. Ancora una volta siamo obbligati a riportare frasi del genere. Il peggior Berlusconi è tornato, e davanti alla platea di Confesercenti, ha attaccato sia la magistratura che l’opposizione parlamentare.
“L’opposizione – dice – non capisce e non si unisce a noi per cercare di combattere chi sovverte la democrazia. Significa che non c’è più dialogo. Il dialogo si spezza”. Siamo al paradosso, alla distorsione della realtà. Il presidente del Consiglio attacca la magistratura, attaccando con essa le istituzioni repubblicana. Attacca l’opposizione, minando la possibilità di instaurare in Italia una moderna e compiuta democrazia di stampo occidentale.
Parla di libertà vigilata, di minaccia per la democrazia. Lui che è a capo di un governo che, in meno di un mese, ha limitato il raggio d’azione dei giudici e della stampa, che, per soli interessi personali, ha approvato una norma che sospende, insieme al suo, migliaia di processi per reati quali lo stupro, la violenza, il furto, la rapina.
Lui che, da presidente del Consiglio e padrone di uno dei due poli riconosciuti dal malsano sistema televisivo italiano, ha la possibilità di controllare, con risultati deleteri per la libertà di espressione e di critica, tutte le principali emittenti pubbliche e private del Paese. Lui che vive da decenni dentro un irrisolto conflitto di interessi per una serie indefinita di motivi. Lui che definisce un condannato per mafia – casualmente un suo ex-dipendente – “un eroe”. Con che coraggio parla di “libertà vigilata” a causa di “una magistratura politicizzata”?
Berlusconi è tornato. E decide di renderlo noto alla nazione in un’occasione del tutto impropria. Parla infatti dal podio dell’Auditorium di Roma, dove si svolge assemblea di Confesercenti, dove era stato invitato per parlare di ben altro. Dalla platea piovono fischi ogni volta che pronuncia la parola “magistrati”.
Walter Veltroni, presente anch’esso all’assemblea, è basito. “Che dialogo ci può essere – è costretto a constatare – quando dal palco di una categoria si dicono cose di questo tipo. Non è un problema di dialogo, è un problema di rispetto del proprio ruolo che, nel caso del presidente del Consiglio, in questo caso non c’è stato. Credo che tutto l'Auditorium. Io ero tra quelli. Non mi è mai capitato, di fronte a una categoria di persone che lavorano e aiutano il Paese a crescere, di trovarmi con un presidente del Consiglio che fa un comizio. Chi ha questa responsabilità - ha aggiunto il leader del Pd - deve rispettare in primo luogo le persone che si trova davanti, l'opposizione e il suo ruolo”.
Da parte di tutto il PD è arrivata una fortissima presa di posizione contro le parole pronunciate dal premier. Il ministro ombra dell’Economia Pier Luigi Bersani si dice convinto che “avere un premier così è un guaio” e “invece che attaccare i giudici”, Berlusconi avrebbe fatto meglio a spiegare “perché le tasse nel Dpef aumentano dello 0,2% invece che diminuire”. Il capogruppo del PD alla Camera Antonello Soro esprime il suo “sconcerto” per “il ritorno del peggior Berlusconi, che se prosegue con questo delirio di onnipotenza, si renderà contro ben presto che la luna di miele è finita”. Secondo il ministro ombra della Giustizia Lanfranco Tenaglia, Berlusconi “si fa beffe degli appelli dei Quirinale e riconferma la profonda insofferenza del premier nei confronti del rispetto delle leggi e delle regole democratiche”.
L’ultimo degli appelli a cui si fa riferimento, il presidente della Repubblica l’ha lanciato proprio dopo aver ascoltato le parole del premier. L’eco dell’Auditorium non tarda ad arrivare al Colle. Giorgio Napolitano non esita a dichiararsi “molto preoccupato”, ed è la seconda volta che ripete questa espressione dall’inizio del mese. “Dobbiamo auspicare – spiega – che la nuova stagione parlamentare porti avanti il percorso delle riforme di cui ha assoluto bisogno l'amministrazione della giustizia nel suo insieme”. Ora, “perché vi si riesca, deve affermarsi – ne sono convinto, e non è la prima volta che lo sottolineo – un clima di ascolto reciproco e di confronto costruttivo su questi problemi tra tutte le componenti del mondo della giustizia e del mondo politico e istituzionale”.
S.C.
Tratto da:
http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/dettaglio.aspx?ID_DOC=53683
“L’opposizione – dice – non capisce e non si unisce a noi per cercare di combattere chi sovverte la democrazia. Significa che non c’è più dialogo. Il dialogo si spezza”. Siamo al paradosso, alla distorsione della realtà. Il presidente del Consiglio attacca la magistratura, attaccando con essa le istituzioni repubblicana. Attacca l’opposizione, minando la possibilità di instaurare in Italia una moderna e compiuta democrazia di stampo occidentale.
Parla di libertà vigilata, di minaccia per la democrazia. Lui che è a capo di un governo che, in meno di un mese, ha limitato il raggio d’azione dei giudici e della stampa, che, per soli interessi personali, ha approvato una norma che sospende, insieme al suo, migliaia di processi per reati quali lo stupro, la violenza, il furto, la rapina.
Lui che, da presidente del Consiglio e padrone di uno dei due poli riconosciuti dal malsano sistema televisivo italiano, ha la possibilità di controllare, con risultati deleteri per la libertà di espressione e di critica, tutte le principali emittenti pubbliche e private del Paese. Lui che vive da decenni dentro un irrisolto conflitto di interessi per una serie indefinita di motivi. Lui che definisce un condannato per mafia – casualmente un suo ex-dipendente – “un eroe”. Con che coraggio parla di “libertà vigilata” a causa di “una magistratura politicizzata”?
Berlusconi è tornato. E decide di renderlo noto alla nazione in un’occasione del tutto impropria. Parla infatti dal podio dell’Auditorium di Roma, dove si svolge assemblea di Confesercenti, dove era stato invitato per parlare di ben altro. Dalla platea piovono fischi ogni volta che pronuncia la parola “magistrati”.
Walter Veltroni, presente anch’esso all’assemblea, è basito. “Che dialogo ci può essere – è costretto a constatare – quando dal palco di una categoria si dicono cose di questo tipo. Non è un problema di dialogo, è un problema di rispetto del proprio ruolo che, nel caso del presidente del Consiglio, in questo caso non c’è stato. Credo che tutto l'Auditorium. Io ero tra quelli. Non mi è mai capitato, di fronte a una categoria di persone che lavorano e aiutano il Paese a crescere, di trovarmi con un presidente del Consiglio che fa un comizio. Chi ha questa responsabilità - ha aggiunto il leader del Pd - deve rispettare in primo luogo le persone che si trova davanti, l'opposizione e il suo ruolo”.
Da parte di tutto il PD è arrivata una fortissima presa di posizione contro le parole pronunciate dal premier. Il ministro ombra dell’Economia Pier Luigi Bersani si dice convinto che “avere un premier così è un guaio” e “invece che attaccare i giudici”, Berlusconi avrebbe fatto meglio a spiegare “perché le tasse nel Dpef aumentano dello 0,2% invece che diminuire”. Il capogruppo del PD alla Camera Antonello Soro esprime il suo “sconcerto” per “il ritorno del peggior Berlusconi, che se prosegue con questo delirio di onnipotenza, si renderà contro ben presto che la luna di miele è finita”. Secondo il ministro ombra della Giustizia Lanfranco Tenaglia, Berlusconi “si fa beffe degli appelli dei Quirinale e riconferma la profonda insofferenza del premier nei confronti del rispetto delle leggi e delle regole democratiche”.
L’ultimo degli appelli a cui si fa riferimento, il presidente della Repubblica l’ha lanciato proprio dopo aver ascoltato le parole del premier. L’eco dell’Auditorium non tarda ad arrivare al Colle. Giorgio Napolitano non esita a dichiararsi “molto preoccupato”, ed è la seconda volta che ripete questa espressione dall’inizio del mese. “Dobbiamo auspicare – spiega – che la nuova stagione parlamentare porti avanti il percorso delle riforme di cui ha assoluto bisogno l'amministrazione della giustizia nel suo insieme”. Ora, “perché vi si riesca, deve affermarsi – ne sono convinto, e non è la prima volta che lo sottolineo – un clima di ascolto reciproco e di confronto costruttivo su questi problemi tra tutte le componenti del mondo della giustizia e del mondo politico e istituzionale”.
S.C.
Tratto da:
http://www.partitodemocratico.it/gw/producer/dettaglio.aspx?ID_DOC=53683
martedì 24 giugno 2008
Presentato il nuovo esecutivo provinciale PD
Il direttivo del 19 giugno ha approvato (con 7 voti di astensione) la proposta di esecutivo provinciale avanzata dal portavoce
Vice portavoce:
Tesoriere:
Il nuovo esecutivo risulta così composto:
- Enti locali: Dialma Cantaboni
- Organizzazione: Riccardo Imberti
- Comunicazione - Internet - Reti: Louise Bonzoni
- Politiche del lavoro: Matteo Belloni
- Economia - Attività produttive: Luigi Matteo Meroni
- Terzo Settore – Cooperazione: Paolo Troletti
- Politiche sociali – Welfare: Laura Parenza
- Scuola – Istruzione: Rosa Leso
- Formazione – Eventi: Francesco Tiboni
Per quanto riguarda gli ambiti e le responsabilità non coperte dalle deleghe assegnate in Esecutivo ( per esempio: sanità, ambiente e territorio, immigrazione, legalità e sicurezza, innovazione) è prevista l’attivazione di forum e circoli tematici, secondo quando disposto dagli statuti nazionale e regionale.
Presentato l'Esecutivo Provinciale dei Giovani Democratici
Presentato oggi l'esecutivo Provinciale dei Giovani Democratici di Brescia.
Dopo aver "girato" in alcune zone, dove il movimento giovanile ha iniziato a dare i primi segni di vita nei mesi scorsi, e aver raccolto i primi suggerimenti, pareri e indicazioni, eccoci alla nomina
della Squadra, che accompagnerà Massimo Reboldi nel ruolo di coordinatore dei prossimi mesi.
La scelta è stata fatta sulla base di parità di genere uomo-donna e territorialità, condividendo le proposte coi candidati non eletti nel segno della volontà di far partecipare tutti a questo nuovo progetto, sentirsi tutti protagonisti ed in egual misura responsabili.
Ma veniamo al sodo. Per le donne:
*Miriam Cominelli* di Nuvolera
*Valentina Remonato* di Rovato
*Chiara Gadaldi* di Calvisano
*Paola Ruggero *di Bovezzo
Per gli uomini:
*Dario Bellitti *di Brescia
*Nicola Del Bono* di Provaglio d'Iseo
*Mattia Datteri* di Brescia
*Filippo Ferrari* di Mairano
Nel ruolo di "vice-coordinatrice" è stata nominata *Chiara Gadaldi*, 22 anni, affacciata alla Politica con il 14 Ottobre, tra le più attive del circolo di Calvisano. Si è data fin da subito da fare per la campagna elettorale di Aprile ed ora sta collaborando per la promozione del movimento giovanile nel vasto territorio della bassa bresciana.
Il "viaggio nella provincia" del Coordinatore non si esaurisce qui. Ha iniziato con quelle zone "già in fermento", ma nelle prossime settimane continuerà l'incontro con altre zone perchè solo attraverso un radicamento serio ed efficace riusciremo ad avvicinare i nostri coetanei ad interessarli alle cose che li riguardano di persona e che ci riguardano di persona. A prendersi cura del nostro e del proprio piccolo grande mondo che ci appartiene.
Sono stati anche definiti i primi ambiti di lavoro:
Immigrazione, integrazione, multiculturalità: Chiara Gadaldi
Organizzazione - Scuola: Mattia Datteri
Rapporti con la stampa - comunicazione - festa provinciale: Nicola Del Bono
Ambiente ed energie rinnovabili - Nuove tecnologie - sito internet: Filippo Ferrari
Università - Etica ed impegno civile: Dario Bellitti
Cultura, mostre, spettacoli: Miriam Cominelli
Politiche sociali - welfare: Paola Ruggero
Politiche giovanili - laicità e diritti civili: Valentina Remonato
Lavoro: Miriam Cominelli e Paola Ruggero
Dopo aver "girato" in alcune zone, dove il movimento giovanile ha iniziato a dare i primi segni di vita nei mesi scorsi, e aver raccolto i primi suggerimenti, pareri e indicazioni, eccoci alla nomina
della Squadra, che accompagnerà Massimo Reboldi nel ruolo di coordinatore dei prossimi mesi.
La scelta è stata fatta sulla base di parità di genere uomo-donna e territorialità, condividendo le proposte coi candidati non eletti nel segno della volontà di far partecipare tutti a questo nuovo progetto, sentirsi tutti protagonisti ed in egual misura responsabili.
Ma veniamo al sodo. Per le donne:
*Miriam Cominelli* di Nuvolera
*Valentina Remonato* di Rovato
*Chiara Gadaldi* di Calvisano
*Paola Ruggero *di Bovezzo
Per gli uomini:
*Dario Bellitti *di Brescia
*Nicola Del Bono* di Provaglio d'Iseo
*Mattia Datteri* di Brescia
*Filippo Ferrari* di Mairano
Nel ruolo di "vice-coordinatrice" è stata nominata *Chiara Gadaldi*, 22 anni, affacciata alla Politica con il 14 Ottobre, tra le più attive del circolo di Calvisano. Si è data fin da subito da fare per la campagna elettorale di Aprile ed ora sta collaborando per la promozione del movimento giovanile nel vasto territorio della bassa bresciana.
Il "viaggio nella provincia" del Coordinatore non si esaurisce qui. Ha iniziato con quelle zone "già in fermento", ma nelle prossime settimane continuerà l'incontro con altre zone perchè solo attraverso un radicamento serio ed efficace riusciremo ad avvicinare i nostri coetanei ad interessarli alle cose che li riguardano di persona e che ci riguardano di persona. A prendersi cura del nostro e del proprio piccolo grande mondo che ci appartiene.
Sono stati anche definiti i primi ambiti di lavoro:
Immigrazione, integrazione, multiculturalità: Chiara Gadaldi
Organizzazione - Scuola: Mattia Datteri
Rapporti con la stampa - comunicazione - festa provinciale: Nicola Del Bono
Ambiente ed energie rinnovabili - Nuove tecnologie - sito internet: Filippo Ferrari
Università - Etica ed impegno civile: Dario Bellitti
Cultura, mostre, spettacoli: Miriam Cominelli
Politiche sociali - welfare: Paola Ruggero
Politiche giovanili - laicità e diritti civili: Valentina Remonato
Lavoro: Miriam Cominelli e Paola Ruggero
lunedì 9 giugno 2008
Franco Tolotti eletto Coordinatore Provinciale PD
All'Assemblea del PD tenutasi sabato 7 giugno Franco Tolotti è stato eletto Coordinatore Provinciale.Alta la partecipazione al dibattito ed alle votazioni.
Tolotti Francesco (Franco): 122
Bazoli Alfredo: 54
Bonzoni Luigia (Louise): 19
Aventi diritto di voto: 241
Votanti:Nulle:1
Bianche:0
Eletti Direzione Provinciale...
Programma dell'Assemblea...
Regolamento elettorale...
Massimo Reboldi nuovo coordinatore provinciale dei Giovani Democratici
Sabato 24 Maggio si è tenuta nella futura sede Provinciale PD di via Risorgimento, l’assemblea per l’elezione del Coordinatore provinciale provvisorio dei Giovani Democratici.
I candidati erano Nicola del Bono, 23 anni, coordinatore della lista Universitaria Studenti Democratici, Dario Marini, 27 anni di Palazzolo e Massimo Reboldi, 25 anni.
Hanno partecipato al voto 194 ragazze e ragazzi provenienti da tutta la provincia.
Con 89 preferenze è stato eletto Massimo Reboldi, consigliere comunale a Ospitaletto, già segretario del circolo Sebino-Franciacorta della Sinistra Giovanile ed ex coordinatore della lista Universitaria Progetto Ingegneria. “Il mio compito principale sarà quello di riuscire a trasformare le diversità in ricchezza per essere compatti e coesi, pronti per le prossime sfide elettorali”.
Il suo programma vede al primo punto una giovanile che sia fortemente in funzione dell’attività del Partito e non parallela ad esso, una giovanile pungolo del Partito, portavoce delle istanze giovanili, ma anche di uno sguardo giovane e fresco su ogni tema politico o amministrativo.
Centrale sarà anche la territorialità: ogni zona un circolo, in modo da essere più incisivi e presenti sul territorio della Provincia bresciana.
L'esecutivo di 8 membri sarà composta da un numero pari di ragazzi e ragazze, e donna sarà la vicecoordinatrice.
Per favorire la discussione interna e stimolare gli interessi personali, saranno istituiti dei gruppi di lavoro tematici che abbiano anche il compito di organizzare periodicamente incontri pubblici.
Ottimi anche i risultati degli altri due candidati: Nicola del Bono si ha ottenuto ben 82 preferenze e Dario Marini.
martedì 29 aprile 2008
Chissà perchè cercano l'Italia
Caro Fabrizio,
ti invito a chiederti il perchè di tanta immigrazione...
Una delle risposte è sicuramente deducibile dall'inchiesta settimanale de l'Espresso:
Non ti senti in colpa nell'appartenere al 20% della popolazione mondiale che detiene l'80% della ricchezza mondiale??
Considerando che le nostre aziende richiedono costantemente forza lavoro (e ciò e verificabile parlando semplicemente con qualche imprenditore) trovo assurdo considerare la "Bossi-Fini" una legge che aiuta il paese, così come non capisco chi vuole inasprirla ulteriolmente.
Una vecchia canzone diceva: "non più nemici, non più barriere" le barriere esistono ancora, forse però i nemici siamo noi che permettiamo avvengano "omicidi" giornalieri.
ti invito a chiederti il perchè di tanta immigrazione...
Una delle risposte è sicuramente deducibile dall'inchiesta settimanale de l'Espresso:
Non ti senti in colpa nell'appartenere al 20% della popolazione mondiale che detiene l'80% della ricchezza mondiale??
Considerando che le nostre aziende richiedono costantemente forza lavoro (e ciò e verificabile parlando semplicemente con qualche imprenditore) trovo assurdo considerare la "Bossi-Fini" una legge che aiuta il paese, così come non capisco chi vuole inasprirla ulteriolmente.
Una vecchia canzone diceva: "non più nemici, non più barriere" le barriere esistono ancora, forse però i nemici siamo noi che permettiamo avvengano "omicidi" giornalieri.
sabato 26 aprile 2008
Una convivenza multietnica? Si può fare!
Riporto l'intervento di Elton Xhanari all'assemblea provinciale dei Giovani Democratici:
Come Voi ben sapete le ultime elezioni hanno dato verdetti precisi e pesanti, ma in particolare due hanno fatto scalpore e ci impongono di riflettere. In primis la sconfitta, senza se e senza ma, della Sinistra Arcobaleno e in secondo luogo il successo, altrettanto clamoroso, della Lega Nord.
In questo intervento vorrei insieme a Voi analizzare il secondo punto ed in particolare uno dei pilastri della propaganda leghista, in grado di convincere tre milioni di persone.
L'attacco asfissiante e continuo è stato diretto nei confronti degli immigrati, rei di delinquere, contaminare le antiche tradizioni padane e di rubare il posto di lavoro ai giovani celtici.
Ebbene, ci sono delle leggende che noi Democratici abbiamo il dovere di smascherare, decostruire e ripresentarle al pubblico nella loro originale evanescenza.
Come Voi ben sapete le ultime elezioni hanno dato verdetti precisi e pesanti, ma in particolare due hanno fatto scalpore e ci impongono di riflettere. In primis la sconfitta, senza se e senza ma, della Sinistra Arcobaleno e in secondo luogo il successo, altrettanto clamoroso, della Lega Nord.
In questo intervento vorrei insieme a Voi analizzare il secondo punto ed in particolare uno dei pilastri della propaganda leghista, in grado di convincere tre milioni di persone.
L'attacco asfissiante e continuo è stato diretto nei confronti degli immigrati, rei di delinquere, contaminare le antiche tradizioni padane e di rubare il posto di lavoro ai giovani celtici.
Ebbene, ci sono delle leggende che noi Democratici abbiamo il dovere di smascherare, decostruire e ripresentarle al pubblico nella loro originale evanescenza.
- La sicurezza.
Per iniziare un valido ragionamento sul tema, dobbiamo innanzitutto distinguere la sicurezza dalla percezione della sicurezza. Si tratta di concetti logicamente ed assiologicamente (cioé in termini di valori) diversi. Se la sicurezza è una necessità reale e presente, la percezione di essa può essere creata ad arte, ed usata per fini che nulla possono avere a che fare con l'interesse del cittadino.
Per individuare la linea di demarcazione possiamo affidarci ai numeri. Utile al caso nostro si rivela uno libro di Carlo Alberto Romano, docente di Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza di Brescia, in cui si dimostra come la percentuale di assassini stranieri in relazione alla popolazione straniera è pressoché identica a quella degli italiani in relazione alla popolazione italiana.
Viviamo in tempi di grandi incertezze e di paure diffuse, tempi ideali per cercare colpevoli ad ogni costo.
L'equazione extracomunitario = potenziale criminale è semplicemente falsa: sia dal punto di vista statistico, che dal punto di vista politico. È un errore grezzo e gravido di conseguenze, visto che il rapporto demografico diviene sempre più paritario.
Anzi, se proprio dobbiamo portare il ragionamento fino in fondo, è numericamente più vera l'equazione parlamentare = inquisito e/o condannato.
Esiste però un'altra equazione pericolosamente verosimile: clandestinità = insicurezza. E qui passiamo alla legge Bossi-Fini.
Per individuare la linea di demarcazione possiamo affidarci ai numeri. Utile al caso nostro si rivela uno libro di Carlo Alberto Romano, docente di Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza di Brescia, in cui si dimostra come la percentuale di assassini stranieri in relazione alla popolazione straniera è pressoché identica a quella degli italiani in relazione alla popolazione italiana.
Viviamo in tempi di grandi incertezze e di paure diffuse, tempi ideali per cercare colpevoli ad ogni costo.
L'equazione extracomunitario = potenziale criminale è semplicemente falsa: sia dal punto di vista statistico, che dal punto di vista politico. È un errore grezzo e gravido di conseguenze, visto che il rapporto demografico diviene sempre più paritario.
Anzi, se proprio dobbiamo portare il ragionamento fino in fondo, è numericamente più vera l'equazione parlamentare = inquisito e/o condannato.
Esiste però un'altra equazione pericolosamente verosimile: clandestinità = insicurezza. E qui passiamo alla legge Bossi-Fini.
- Legge Bossi-Fini.
Se extracomunitari si nasce, clandestini si diventa. Ciò dipende dalla legislazione vigente che è semplicemente sbagliata. Un clandestino non ha diritti, non può cercare lavoro, non può ricongiungersi con la famiglia, non può trovare una casa, non può costruirsi una vita degna di tale nome. Un clandestino è un uomo disperato, e gli animali feriti, di qualunque specie siano, sono disposti a tutto. È una legge naturale, non c'è via di scampo.
Partiamo allora dall'assunto che il fenomeno migratorio non lo puoi fermare, non fosse altro che alla disperazione non si porrà mai alcuna valida barriera.
Il massimo che si può fare è governarla, incanalare questo flusso di persone verso strade legali e dignitose, adottare politiche di accoglienza efficaci.
La Bossi-Fini ha fallito tutti i suoi obiettivi, li ha falliti perché tecnicamente e politicamente è fatta male. Basta solo una occhiata superficiale, anche di un giurista in fasce, per poter capire che certe disposizioni non significano assolutamente nulla. Se ad un clandestino viene notificato il foglio di via egli dovrebbe "adoperarsi per lasciare il territorio italiano". Se la polizia lo arresta con un foglio di via in mano, il giudice lo libererà semplicemente perché l'individuo non aveva i soldi per il biglietto. Se un immigrato perde il proprio lavoro, non può ottenere un Permesso di Soggiorno per poterlo ritrovare; se ad uno straniero in patria è garantito casa e lavoro, non può entrare in Italia se non da clandestino. Ed altre stupidaggini di questo tipo.
Insomma, è una legislazione che produce clandestinità, che intasa i tribunali, e che provoca l'esatto opposto di quello che si prefigge di ottenere.
Partiamo allora dall'assunto che il fenomeno migratorio non lo puoi fermare, non fosse altro che alla disperazione non si porrà mai alcuna valida barriera.
Il massimo che si può fare è governarla, incanalare questo flusso di persone verso strade legali e dignitose, adottare politiche di accoglienza efficaci.
La Bossi-Fini ha fallito tutti i suoi obiettivi, li ha falliti perché tecnicamente e politicamente è fatta male. Basta solo una occhiata superficiale, anche di un giurista in fasce, per poter capire che certe disposizioni non significano assolutamente nulla. Se ad un clandestino viene notificato il foglio di via egli dovrebbe "adoperarsi per lasciare il territorio italiano". Se la polizia lo arresta con un foglio di via in mano, il giudice lo libererà semplicemente perché l'individuo non aveva i soldi per il biglietto. Se un immigrato perde il proprio lavoro, non può ottenere un Permesso di Soggiorno per poterlo ritrovare; se ad uno straniero in patria è garantito casa e lavoro, non può entrare in Italia se non da clandestino. Ed altre stupidaggini di questo tipo.
Insomma, è una legislazione che produce clandestinità, che intasa i tribunali, e che provoca l'esatto opposto di quello che si prefigge di ottenere.
- Noi Democratici.
E allora noi Democratici che cosa dovremmo fare? Rincorrere i celtici sul campo del celodurismo, oppure offrire alla gente risposte chiare e concrete? A quale parte del corpo dobbiamo rivolgerci? Alla mente e al cuore, oppure alla pancia?
Sarebbe un fatale errore cedere a certe facili tentazioni; pensare di conquistare consensi su un campo così tanto minato facendo propri slogan dai capelli bianchi. Siamo una forza riformista e non populista, perché la gente non ha sempre ragione.
Era sì impopolare difendere gli ebrei negli anni trenta, ma non per questo era meno giusto.
Credo che noi dobbiamo fare un salto logico ulteriore: è la clandestinità a creare insicurezza e non l'immigrazione. Mentre dell'immigrazione l'Italia, e specialmente il Nord, ha bisogno come il pane, la clandestinità è il vero problema da combattere.
E in che modo?
Come primo passo offrire a loro la possibilità di crearsi una vita ed in secondo luogo mandare direttamente nei propri paesi d'origine chi questa possibilità non la sfrutta.
Mi rendo conto che tutto ciò non è comunicabile in un manifesto con gli indiani e i cowboy, ma noi siamo diversi anche per questo. Noi non dobbiamo avere la pigrizia mentale di lasciare intatta la pellicola e conformarci a ciò che il popolo vuol sentirsi dire. Noi siamo Democratici e siamo convinti che una convivenza multietnica SI PUO' FARE!
Sarebbe un fatale errore cedere a certe facili tentazioni; pensare di conquistare consensi su un campo così tanto minato facendo propri slogan dai capelli bianchi. Siamo una forza riformista e non populista, perché la gente non ha sempre ragione.
Era sì impopolare difendere gli ebrei negli anni trenta, ma non per questo era meno giusto.
Credo che noi dobbiamo fare un salto logico ulteriore: è la clandestinità a creare insicurezza e non l'immigrazione. Mentre dell'immigrazione l'Italia, e specialmente il Nord, ha bisogno come il pane, la clandestinità è il vero problema da combattere.
E in che modo?
Come primo passo offrire a loro la possibilità di crearsi una vita ed in secondo luogo mandare direttamente nei propri paesi d'origine chi questa possibilità non la sfrutta.
Mi rendo conto che tutto ciò non è comunicabile in un manifesto con gli indiani e i cowboy, ma noi siamo diversi anche per questo. Noi non dobbiamo avere la pigrizia mentale di lasciare intatta la pellicola e conformarci a ciò che il popolo vuol sentirsi dire. Noi siamo Democratici e siamo convinti che una convivenza multietnica SI PUO' FARE!
venerdì 18 aprile 2008
Non è andata poi così male...
A caldo è sembrata una batosta senza precedenti. Il decollo della Lega che ha spinto la coalizione a noi avversa a dati impronosticabili ha lasciato parecchia delusione.
Però, da un'analisi a freddo dei dati, possiamo dire che non è andata poi così male...
Considerando, per semplicità, i voti della sola Camera dei Deputati, notiamo che nel 2006 l'Ulivo con la Rosa nel Pugno totalizzavano 445 voti per uno share del 22,14%, mentre nelle elezioni attuali hanno il Partito Democratico ha ottenuto 444 voti, il 22,12%.
Considerando l'impopolarità del precedente governo, dettata sopratutto da un potere mediatico dell'allora opposizione che non ha riscontri nella società civile, considerando la recente nascita del nostro partito, considerando che anche la classe operaia e la società cattolica hanno votato partiti che, a mio parere, non fanno troppo i loro interessi, .... l'aver mantenuto la posizione può essere considerato un successo.
Adesso bisogna solo lavorare per dar modo al nostro neonato partito di rafforzarsi ed arrivare forte ai prossimi appuntamenti.
Però, da un'analisi a freddo dei dati, possiamo dire che non è andata poi così male...
Considerando, per semplicità, i voti della sola Camera dei Deputati, notiamo che nel 2006 l'Ulivo con la Rosa nel Pugno totalizzavano 445 voti per uno share del 22,14%, mentre nelle elezioni attuali hanno il Partito Democratico ha ottenuto 444 voti, il 22,12%.
Considerando l'impopolarità del precedente governo, dettata sopratutto da un potere mediatico dell'allora opposizione che non ha riscontri nella società civile, considerando la recente nascita del nostro partito, considerando che anche la classe operaia e la società cattolica hanno votato partiti che, a mio parere, non fanno troppo i loro interessi, .... l'aver mantenuto la posizione può essere considerato un successo.
Adesso bisogna solo lavorare per dar modo al nostro neonato partito di rafforzarsi ed arrivare forte ai prossimi appuntamenti.
fonte: politiche.interno.it
Assemblea provinciale GIOVANI DEMOCRATICI
Sabato 19 aprile alle 15, presso la sede di via Volturno 46 (e non alla Casa del Popolo, come precedentemente comunicato), è convocata l'ASSEMBLEA PROVINCIALE di tutti i democratici under 30 della Provincia di Brescia. Discuteremo dell'esito delle elezioni e della situazione politica, e prenderemo decisioni sul futuro del movimento giovanile.
martedì 15 aprile 2008
Commento a caldo
I remedellesi hanno scelto. Hanno scelto un partito praticamente assente sul territorio, un partito che fa propaganda politica senza il rispetto alcuno dell'avversario, un partito che ha largamente dimostrato di non possedere il benchè minimo rispetto del bene più prezioso che abbiamo, un documento redatto dai nostri padri per difenderci dai mali della dittatura e della destra nazionalista e xenofoba: la Costituzione!
Un partito che offende il nostro Capo dello Stato, nonchè Garante della Costituzione, accusandolo di essere fazioso. Io penso che Giorgio Napolitano sia uno di quegli intellettuali che la destra aspetta da anni, un uomo che ha dimostrato assolutamente di essere al di sopra delle parti, un uomo che capisce però l'importanza di quel pezzettino di carta che solo l'esperienza di una dittatura poteva concepire.
Un partito che offende il nostro Capo dello Stato, nonchè Garante della Costituzione, accusandolo di essere fazioso. Io penso che Giorgio Napolitano sia uno di quegli intellettuali che la destra aspetta da anni, un uomo che ha dimostrato assolutamente di essere al di sopra delle parti, un uomo che capisce però l'importanza di quel pezzettino di carta che solo l'esperienza di una dittatura poteva concepire.
« L'Assemblea ha pensato e redatto la Costituzione come un patto di amicizia e fraternità di tutto il popolo italiano, cui essa la affida perché se ne faccia custode severo e disciplinato realizzatore. » | |
(Umberto Terracini, Presidente dell'Assemblea Costituente) |
« Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra costituzione. » | |
Purtroppo tutta Italia, sebbene in modo meno enfatico, ha seguito i pessimi consigli di Remedello.
La paura è ovviamente quella che si insedi un governo xenofobo, un governo poco attento alle esigenze sociali, un governo che aspiri ad occupare il Quirinale con un nome non al di sopra delle parti, un nome che farà politica attiva sino al giorno antecedente la votazione, un nome che potrebbe far degenerare la già buia democrazia italiana!
Un governo ostaggio di un partito che domina (pur senza un vero programma di governo, pur senza far una campagna elettorale, pur con evidenti contraddinzioni,...) nel nord italia, ma che non è una vera espressione democratica di tutti gli italiani.
Un governo che badi poco alla spesa pubblica e che sventoli riduzioni di tasse praticamente nulle.
La paura è ovviamente quella che si insedi un governo xenofobo, un governo poco attento alle esigenze sociali, un governo che aspiri ad occupare il Quirinale con un nome non al di sopra delle parti, un nome che farà politica attiva sino al giorno antecedente la votazione, un nome che potrebbe far degenerare la già buia democrazia italiana!
Un governo ostaggio di un partito che domina (pur senza un vero programma di governo, pur senza far una campagna elettorale, pur con evidenti contraddinzioni,...) nel nord italia, ma che non è una vera espressione democratica di tutti gli italiani.
Un governo che badi poco alla spesa pubblica e che sventoli riduzioni di tasse praticamente nulle.
domenica 13 aprile 2008
sabato 12 aprile 2008
L'augurio di Zapatero
Ecco il video messaggio lasciato dal "Secretario General" del PSOE, nonchè Primo Ministro spagnolo, al nostro Walter:
venerdì 11 aprile 2008
Campagna Elettorale 2008 - Cala il sipario
Oggi si conclude la migliore campagna elettorale che Remedello abbia mai visto.
La migliore perchè abbiamo fatto percepire la nostra presenza:
- abbiamo inviato casa per casa dei volantini propagandistici realizzati da noi, sul territorio!!
- abbiamo inviato lettere personalizzate ai votanti delle primarie, ai giovani, agli imprenditori, ....
- abbiamo curato i manifesti elettorali sostituendo i più logorati e aggiustando gli angolini staccati!!
- abbiamo invitato un consigliere provinciale candidato alla CAMERA DEI DEPUTATI a parlare con noi!! (riscuotendo un inaspettato successo di pubblico: 62 moderatori!!)
- abbiamo inserito un gazebo nel nostro mercato ed abbiamo visto la gente fermarsi a prendere un pezzo di carta (non una penna usb o un pacco di pasta o un acceddino)!!!
Comunque vada abbiamo realizzato qualcosa di unico per il nostro paese...
E' superfluo fare ringraziamenti: SIAMO STATI TUTTI FANTASTICI!!
E stasera finiremo alla grande con una grande festa in piazza mercato!!
Chiudo definitivamente la campagna con le (superflue) indicazioni di voto:
Vi lascio anche un paio di link sul pensiero della stampa estera nei confronti del Bel Paese:
mercoledì 9 aprile 2008
Volantinaggi Democratici
Con oggi abbiamo concluso i volantinaggi democratici zonali.
Mentre lo stoico appostamento compiuto domenica 30 dal sottoscritto e da Nicolas in piazza Castello aveva restituito scarse soddisfazioni, l'idea di appostarsi con dei gazebi nei mercati di Calvisano e Remedello ha riscosso un successo da me inaspettato.
Certo, qualche incontro sgradito c'è stato, però sono state diverse le persone che si sono avvicinate, hanno chiesto materiale, hanno scambiato due parole sull'attuale situazione politica, hanno dato suggerimenti utili per il futuro, si sono presentati.
Un buon modo per far percepire la nostra presenza sul territorio, per socializzare, per realizzare che non tutto è perduto, per scoprire che i tuoi vicini che credevi votassero lo schieramento opposto, sono vicini anche politicamente.
Il primo grazie va a Chiara e Sara, coloro che ha lanciato l'idea, coloro che, nonostante tutto, sono state volantinatrici implacabili, coloro che stanno creando una serie di contatti ed amicizie nei vari comuni limitrofi per realizzare quello che per molti di noi è un puro sogno: una rete democratica giovanile nella Bassa-Orientale.
Un grazie sincero a Roberto, Nicolas e Carolina che hanno fornito un ottimo tavolino da pic-nic, hanno partecipato attivamente ai volantinaggi e, sopratutto, mi hanno aiutato nella fase più difficile: il montaggio del gazebo!!
Grazie nuovamente alla Chiara che ha fornito il modulo per chiedere i permessi e che è riuscita a farsi perdonare con delle fantastiche brioches ed un passaggio al Lio.
Grazie a Gianni, volantinatore accorto.
Grazie ad Oscar per aver procurato un eccellente gazebo ed a Marino che ha consegnato tutte le richieste in Comune.
Grazie a tutti quelli che si sono fermati ed hanno contribuito a farci intravedere una luce in fondo al tunnel.
Grazie anche a quei soggetti che hanno preso il nostro volantino (palesemente distinguibile, dallo sventolio di 5 bandiere) e l'hanno stracciato dopo 5 metri...
Si può fare... Forse ci stiamo già riuscendo!!
Mentre lo stoico appostamento compiuto domenica 30 dal sottoscritto e da Nicolas in piazza Castello aveva restituito scarse soddisfazioni, l'idea di appostarsi con dei gazebi nei mercati di Calvisano e Remedello ha riscosso un successo da me inaspettato.
Certo, qualche incontro sgradito c'è stato, però sono state diverse le persone che si sono avvicinate, hanno chiesto materiale, hanno scambiato due parole sull'attuale situazione politica, hanno dato suggerimenti utili per il futuro, si sono presentati.
Un buon modo per far percepire la nostra presenza sul territorio, per socializzare, per realizzare che non tutto è perduto, per scoprire che i tuoi vicini che credevi votassero lo schieramento opposto, sono vicini anche politicamente.
Il primo grazie va a Chiara e Sara, coloro che ha lanciato l'idea, coloro che, nonostante tutto, sono state volantinatrici implacabili, coloro che stanno creando una serie di contatti ed amicizie nei vari comuni limitrofi per realizzare quello che per molti di noi è un puro sogno: una rete democratica giovanile nella Bassa-Orientale.
Un grazie sincero a Roberto, Nicolas e Carolina che hanno fornito un ottimo tavolino da pic-nic, hanno partecipato attivamente ai volantinaggi e, sopratutto, mi hanno aiutato nella fase più difficile: il montaggio del gazebo!!
Grazie nuovamente alla Chiara che ha fornito il modulo per chiedere i permessi e che è riuscita a farsi perdonare con delle fantastiche brioches ed un passaggio al Lio.
Grazie a Gianni, volantinatore accorto.
Grazie ad Oscar per aver procurato un eccellente gazebo ed a Marino che ha consegnato tutte le richieste in Comune.
Grazie a tutti quelli che si sono fermati ed hanno contribuito a farci intravedere una luce in fondo al tunnel.
Grazie anche a quei soggetti che hanno preso il nostro volantino (palesemente distinguibile, dallo sventolio di 5 bandiere) e l'hanno stracciato dopo 5 metri...
Si può fare... Forse ci stiamo già riuscendo!!
domenica 6 aprile 2008
IL CORAGGIO DI CORRERE DA SOLI
Mercoledì alle ore 21.00 presso la biblioteca di Visano, il nostro circolo ospiterà Osvaldo Scalvenzi, candidato bresciano alla Camera dei Deputati, già consigliere provinciale.
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venerdì 4 aprile 2008
Lunedì 25 Febbraio - Eletto il Portavoce del Circolo
Presso la sala riunione COOP si è riunito il coordinamento del circolo che ha trovato, all'unanimità, la figura del portavoce unico in Lunati Oscar di Visano.
A lui si affiancano Durosini Roberto e Tisi Stefano come responsabili, rispettivamente, per Acquafredda e Remedello.
A lui si affiancano Durosini Roberto e Tisi Stefano come responsabili, rispettivamente, per Acquafredda e Remedello.
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martedì 25 marzo 2008
lunedì 24 marzo 2008
27 GENNAIO 2008 Elezioni Primarie
Nasce il circolo territoriale del Partito Democratico!!
Acquafredda
Remedello
Visano
Nasce il circolo territoriale del Partito Democratico!!
Acquafredda
Remedello
Visano
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